Confini e conflitti
31 marzo-31 maggio 2022, Studio Lombard DCA Milano
Studio Lombard DCA riapre i suoi spazi in occasione della Milano Art Week a marzo 2022 con una mostra dedicata ai tappeti figurati orientali del Novecento della collezione di Sergio Poggianella. In mostra 19 arazzi, realizzati tra il 1920 e il 2001 prevalentemente in Afghanistan, ma anche in Pakistan, Asia Centrale e Cina.
La mostra documenta le numerose varianti dei cosiddetti “war rug”, i tappeti di guerra afghani, divisi in quattro sezioni. Il punto di partenza sono le mappe geografiche, una tipologia di tappeto che il pubblico dell’arte contemporanea riconosce nelle interpretazioni di Alighiero Boetti. L’artista nei suoi viaggi a Kabul negli anni 70 si lasciò ispirare da questi manufatti ai quali lavorò a partire dal 1971 con le stesse maestranze per realizzare la famosa serie delle “Mappe”.
L’arte tessile di questi tappeti mostra la maestria orientale di narrare la storia attraverso oggetti di uso comune, a differenza della tradizione artistica occidentale, in cui la narrazione storica avviene sulla tela. L’origine di questi tappeti rimane ancora in gran parte da indagare, costituendo un esempio di drastica rottura con la tradizione del tappeto orientale. Tali artefatti – da considerarsi vere e proprie opere d’arte per le loro valenze estetiche, etiche e sociali – hanno goduto della massima fortuna e di un significativo interesse commerciale ben oltre i confini dello stesso Afghanistan nel periodo compreso tra l’invasione sovietica dell’Afghanistan (1979-1989) e la missione Enduring Freedom (2001-2006).
“Nei war rug si addensa un ampio repertorio di ‘visioni del potere’ che mette in scena i rapporti di forza tra gli Stati del mondo in un Afghanistan da decenni dilaniato dalle guerre” ha commentato il collezionista Sergio Poggianella, fondatore della Fondazione FSP di Rovereto. “Creati in un contesto di guerra, questi tappeti possono indicare la strada verso una cultura di pace, in cui i confini non vengano profanati, ma attraversati per esplorare spazi e condividere culture – un tema quanto mai attuale nel momento della guerra tra Russia e Ucraina. Indipendentemente dall’esito militare, difficilmente si potrà parlare di un qualche successo, quando la violenza si riversa sulla popolazione civile, lasciando incancellabili traumi e macerie”.