Presentato il 30 gennaio in studio (Viale Premuda 46) durante l'inaugurazione della mostra "Teatrini e trasparenze" di Claudia Maina

Viviamo tempi ibridi in cui i confini sono sempre più labili e tutto si mischia rendendo il nostro percorso più pieno, complesso, complicato. In tutto ciò le imprese sociali sono una contemporanea espressione della trasformazione.

Questo numero di AES nasce da un grido di allarme di Francesca Moncada, presidente e fondatrice de Le Dimore del Quartetto, un'impresa sociale che è l’esempio di come rigore e passione possano dare vita a progetti importanti e di come politica ed economia debbano lavorare insieme per preservare il bello che ne consegue.

Le imprese sociali, che insieme alle società benefit sul fronte profit rappresentano il nuovo modo di fare impresa in maniera flessibile mediante l'ibridazione di modelli giuridici ed economici, vivono davvero tempi sfidanti e persino minacciosi.

Siamo alla vigilia dell’entrata in vigore della riforma fiscale per il terzo settore e proveniamo da un periodo di confusione in cui, come ha ad esempio scritto proprio Francesca Moncada termini come “S.r.l. Impresa Sociale” evocano erroneamente l’immagine di un’entità̀ profit, rendendo equivoco il dialogo con potenziali sostenitori e finanziatori.

Con Monica De Paoli, partner di Milano Notai, che della competenza sul terzo settore ha fatto una bandiera con una esperienza difficilmente ritrovabile altrove, abbiamo ascoltato questo grido e lo abbiamo fatto nostro. Abbiamo raccolto profili di altissimo livello, esperienze significative, professionisti di grande visione, per generare chiarezza, fare il punto, allargare la prospettiva e immaginare il futuro. Per dare luce a soggetti che sono simbolo dell’impresa buona.

Con la speranza che le imprese sociali non debbano più subire un eccesso di semplificazione, generato da conformismo o da paura.

Indice

La rivista in formato cartaceo è distribuita gratuitamente presso il nostro studio in Viale Premuda 46 a Milano