Perché l’arte in studio? Perché portare le forme e i colori tra regole e numeri? Non siamo matti, non siamo pionieri, ma siamo fatti di passioni e mestiere, di pensieri e confronti, di sangue e di terra come gli altri. Come tutti.

Non siamo isole, come non è nessun uomo, neanche all’interno di sé stesso, perché nessuno è fatto di un pezzo solo, ma di mille tessere. E uno studio professionale è lo stesso: un’unione di donne e uomini e di ciò che sono fatti, ognuno con i propri pezzi, le proprie mancanze, le proprie complessità. Non isole, quindi, ma alberi di una foresta in cui scambiare sostanza e ossigeno: prestare i muri di un ufficio è un po’ come abbatterli (i muri, non gli alberi) per unirsi a ciò che sta al di fuori.

Ci piace pensare ai nostri studi come una sorta di nuovo Cabaret Voltaire e le mostre che ospitiamo uno spettacolo dada. Come i dadaisti, viviamo in tempi complicati a cui non ci rassegniamo e non accettiamo il ruolo in cui spesso siamo (e talvolta ci siamo) relegati. Come i dadaisti abbiamo smesso di credere alla definizione delle cose partendo da un unico punto di vista, convinti del legame di tutte le cose fra di loro, convinti della complessità.

Siamo seguaci dell’ironia, delle idee, delle persone. Di tutto ciò che fa della nostra professione un centro di scambio, di studio e di vita. Tutto ciò che nel tempo, spesso, abbiamo un po’ perso per strada e che abbiamo voglia di ritrovare. Nella storia sono stati più spesso gli artisti che gli economisti ad avere le antenne sul mondo. E noi vogliamo essere ispirati da loro.

Mostre in corso

Claudia Maina, "Teatrini e trasparenze"

Studio Lombard DCA, 30 gennaio-28 marzo 2025

Mostre in studio

Mostre in corso

Claudia Maina, "Teatrini e trasparenze"

Mostre in programma

"Veritas" di Adriano Attus

Mostre passate

Flavio Lucchini, "L'arte della moda"

Amelia Dely & Tanguy Bombonera, "Fortuiti scorci di luce e Vedute taciturne"

a cura di Libri Finti Clandestini

"Archivi vivi - Riletture del design del Novecento"

Un doppio progetto con Fondazione Achille Castiglioni, Giovanna Castiglioni e Sara Vivan + Codiceicona e D'Urbino, De Pas, Lomazzi

Lorenzo Puglisi, "Dipinti 2015-2024"

Giovanni Scotti, "Innobiliare Sud Ovest. Visioni insostenibili"

"Fuori Catalogo. Design italiano dagli archivi storici"

Isabella Pers e Nadia Prlja, "Recovering Values"

Luciano Baldessari, "Luminator Barcellona 1929"

"Confini e Conflitti - Il tappeto figurato dalla Collezione Poggianella"

Collezione Don Gallery

Mariella Ghilardani, "La nascita dell'idea"

Marco Biscardi, "Times Change"

Sandro Chia

Enrico Tommaso de Paris, "Good News"

Marco De Santi, "Objet Caché"

In collaborazione con Amy d arte spazio

Collezione Giorgio Fasol e Caterina Gori

Fabrizio di Marzio

Claudia Maina, "Vedute multiple"

Renato Calaj, "IO, Renato Calaj"

In collaborazione con Amy d arte spazio

Lucia Pescador, "Cabinet de merveilles"

Leonardo Nava, "Natura e artificio"

Adriano Attus e Alfred Drago Rens, "Neometrie"

A cura di Galleria L'Affiche

Zelda Sartori, Chiara Belloni e Francesca Zoboli, "Quel passo di pianura"

In collaborazione con Galleria L'Affiche

"Tre artisti, boschi e madrigali" con Lena Salvatori, Laura Federici e Luigi Belli,

Marina Alessi e Alberto Casiraghy, "Partita doppia"

Tommaso Santucci

Marina Alessi, "Autoritratti, 44+1"

Claudio Onorato, "I palazzi del potere"

Nais, "Costellazioni"

Marina Alessi, "RITRATTI famiglie amici persone"

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