Planeta
di Silvia Anna Barrilà
Da quando e in che modo la vostra azienda è attiva nel mondo dell’arte e della cultura?
La nostra azienda è attivamente coinvolta nel mondo dell'arte e della cultura da diversi anni. Riteniamo, quindi, importante investire in questo ambito per promuovere e sottolineare il legame tra tradizione, innovazione e il territorio in cui operiamo.
Per questo collaboriamo con artisti e istituzioni culturali, in modo tale da sviluppare progetti che valorizzano le radici culturali locali. La nostra intenzione è muoverci all’interno di tutta la Sicilia su diversi binari che legano letteratura, arte contemporanea e teatro, vecchi e nuovi percorsi, per restituire al territorio e a chi lo visita la nostra visione.

Quali sono i programmi in ambito artistico e culturale per quest’anno o nel prossimo futuro?
Nella Sicilia orientale, Planeta propone anche quest’anno il Festival di Teatro, in un anfiteatro di terrazzamenti lavici negli spazi dell'Etna, dove ci sarà la costituzione e messa a regime di Costellazioni d'Arte. La collezione d'arte contemporanea frutto di anni di relazioni con gli artisti e residenze portate avanti da Valentina Bruschi, Ignazio Mortellaro e Vito Planeta, che con lungimiranza hanno visto nell'Arte Povera, e in Claire Fontaine i due cardini dei due luoghi dove la collezione si sviluppa.
A Sciaranuova, sull'Etna, si trova un Fibonacci di Mario Merz, attualmente esposto alla Bourse de Commerce di Parigi per una grande mostra dedicata all'Arte Povera. A Noto, Buonivini, sono presenti due neon dei Claire Fontaine, che con il loro lavoro, a partire dalla Sicilia hanno dato il nome all'attuale Biennale di Venezia, Foreigners Everywhere, e ai quali noi siamo solidali in quanto artisti neo-siciliani. La nomina di Agrigento, Capitale della Cultura nel 2025, sarà importante per valorizzare le attività culturali di Planeta sul territorio, dove si trovano l'Ulysses Studiolo, biblioteca dedicata alla memoria di Vito Planeta, a Sambuca di Sicilia nel cuore della cantina Ulmo, e la cantina madre dell'azienda, a Menfi.

Seguite una politica di sostenibilità aziendale? Quali sono le vostre linee guida e azioni in questo senso?
Nella strategia di Planeta, la sostenibilità è al cuore dell’attività agricola. Tutta la produzione – 371 ettari vitati e 2,4 milioni di bottiglie – è stata convertita e certificata biologica dal 2021, mentre dal 2014 è certificata SOStain®, il protocollo di sostenibilità per la vitivinicoltura siciliana. L’approccio alla sostenibilità parte dalle pratiche agricole e si estende a progetti di tutela e valorizzazione della biodiversità, come Bi.vi.si - Biodiversità Viticola Siciliana, per il recupero di varietà reliquie, e la reintroduzione del Francolino di mare, estinto in Sicilia dal 1870. Planeta ha adottato una filosofia di massimo rispetto per la comunità in cui opera, dai consumatori e clienti alle risorse interne, per la salvaguardia della terra e dell’eredità culturale locale. La sostenibilità, per Planeta, non è un punto di arrivo, ma una direzione: un processo in continua evoluzione che richiede un impegno costante e una visione ampia e ambiziosa. Questo approccio non si limita a pratiche in vigna, tecniche di cantina e imballaggi sostenibili – come le bottiglie riciclate interamente in Sicilia – ma abbraccia l’essenza stessa dell’azienda, che desidera essere un punto di riferimento valoriale per il proprio territorio. A questo si aggiungono iniziative nel sociale e progetti culturali che ispirano eventi aziendali come Viaggio in Sicilia, Teatro in Vigna, Planeta Session e altri.
Pubblicate anche una rendicontazione della sostenibilità aziendale?
Attualmente non pubblichiamo una rendicontazione formale sulla sostenibilità aziendale, ma forniamo comunque aggiornamenti riguardo alle pratiche agricole. Il programma SOStain®, di cui siamo promotori e tra i fondatori, sviluppa tramite la sua Fondazione un protocollo regionale di sostenibilità per la viticoltura siciliana, adottato da oltre 30 cantine, con l’obiettivo di stimolare la ricerca, l’alta formazione e promuovere una cultura della sostenibilità a tutti i livelli.
