Professioni e diritto al futuro
di Carla Broccardo
Pubblicato in ÆS Arts+Economics n°3, Gennaio 2019
Il Consiglio Nazionale Forense, ente di rappresentanza istituzionale dell’avvocatura italiana ed io stessa siamo orgogliosi di ringraziare i promotori e gli organizzatori del convegno «Economisti e Giuristi Insieme per la cultura: un ruolo politico» - il primo della commissione Arte e Cultura – che rappresenta anche uno dei primi eventi aperti al pubblico nell’ambito delle attività dell’Associazione Economisti e Giuristi Insieme, che vede i Consigli nazionali di avvocati, commercialisti e notai uniti, forse anche a dimostrazione della comunione di intenti sollecitata dall’arte. La quale non vuole conoscere confini o separazioni, ma è un sentire e un linguaggio comune e in questo mantiene una forza comunicativa straordinaria, ignota alle prospettive chiuse di angoli d’osservazione troppo settoriali.
Il convegno è anche un’occasione di parlare di arte, di analizzare le sue forme di espressione, la sua necessità di diffusione. Ho seguito con vivo interesse i lavori, non solo per aver visto nascere l’iniziativa all’interno della Commissione ma anche quale vicepresidente esecutivo della FAI Fondazione dell’Avvocatura Italiana che negli ultimi anni ha avviato progetti che incrociano il mondo dell’arte. Tra questi cito da ultimo, in termini temporali, in collaborazione con il Consiglio nazionale degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori, il progetto Architettura della Giustizia, avviato lo scorso ottobre a Catania.
Trovo quindi che in questa iniziativa si possa leggere non solo l’attenzione che va data ai temi che legano il diritto e l’economia al mondo dell’arte, ma anche la forza e la capacità di coinvolgimento che questi temi esprimono.
In particolare mi piace soffermarmi sulla creazione del capitale sociale, in termini di relazioni, reti di attività che l’ambito dell’arte stimola e crea.
La cultura e la creatività sono componenti essenziali della struttura sociale ed economica del Paese di ieri e di oggi, ma lo dovranno e potranno essere necessariamente anche in quello di domani. Sono risorse eccezionalmente diffuse sul nostro territorio e vanno valorizzate e preservate, anche con il sostegno delle nostre professioni. Dobbiamo e possiamo disegnare oggi quello che vogliamo garantire alle generazioni che verranno.
Non è una formula di stile, bensì intendo proprio riferirmi in modo molto concreto all’impiego dell’arte, della creatività come strumento di lavoro per una nuova categoria di professionisti, i futuristi, professionisti nella pianificazione strategica nelle organizzazioni, che devono essere coloro che analizzano gli andamenti passati ed attuali per prevedere gli scenari che ci aspettano, applicando le strategie più adeguate per affrontare le sfide future e preparare nuove vie e risorse. Accanto alla previsione tecnologica, scenario quasi scontato, ci sono l’arte e l’immaginazione di cui sono capaci gli artisti come elemento per la costruzione di scenari alternativi. Sostenere con strumenti tecnico-giuridici ed economici il mondo dell’arte significa alimentare il bacino di idee e immaginazione necessario per vincere la sfiducia diffusa verso il futuro.
Perché fra tutti i diritti che gli avvocati devono difendere, quello forse più importante per tutti noi è il diritto al futuro.
Carla Broccardo è avvocato e Consigliere Nazionale CNF e Vice Presidente della Fai.